LIBRI: “The Martian” – Andy Weir (NON CONTIENE SPOILER)

Qualche tempo fa, in una delle subscription box che Luca ed io testiamo mensilmente (nel caso specifico, la ZBOX che potete vedere qui) abbiamo trovato “The Martian”, tradotto in italiano come “Sopravvissuto”. Ho pensato che fosse un buon modo per migliorare il mio inglese, anche se in alcuni punti ho faticato a capire tutto a causa dei pullulanti termini scientifici (che nemmeno in Italiano conosco, a onor del vero). Mi è piaciuto al punto che anche Luca si è convinto a leg… a vedere il film, che pensavate?

Trama
Mark Watney, il diciasettesimo essere umano ad aver mai calpestato il suolo marziano, è stato abbandonato sul pianeta rosso dai suoi compagni perché creduto morto. Mark è un tipo pieno di risorse, di senso dell’umorismo e di forza d’animo, ma anche di una bella dose di sfiga marziana che lo accompagnerà per tutta la sua permanenza extraterrestre. Anche quando le cose finalmente stanno prendendo il verso giusto, gli capita sempre qualcosa che ribalta la situazione a suo sfavore.

Stile
Il libro è costituito per la maggior parte dai resoconti giornalieri di Mark, sotto forma di diario, pertanto in prima persona, con sporadiche intrusioni in terza persona che narrano gli eventi di cui Mark è vittima. Inoltre, talvolta si assiste anche agli accadimenti sulla Terra o si conosce il punto di vista dei cinque astronauti compagni di Mark.
Il libro è scorrevole, piacevole, e l’umorismo di Mark permea ogni singola pagina; come c’era da aspettarsi, i capitoli abbondando di dettagliatissimi paragrafi descrittivi e tecnici che appesantiscono un po’ la narrazione per chi, come me, non conosce benissimo i tecnicismi (figuriamoci in inglese). Se non altro, Mark ogni tanto fornisce qualche riassunto per spiegare in parole spicciole cosa sta combinando.

Lo consiglierei?
Certo che sì. L’unico accorgimento: ogni tanto (probabilmente), trattandosi di finzione letteraria, viene tirato fuori qualche sfondone che non si basa propriamente su fondamenti scientifici, quindi va letto come un romanzo di fantascienza e non come un manuale serio di sopravvivenza su Marte. Non sono certa del fatto che le patate crescano bene su Marte (anche se pare che qualcuno abbia intenzione di scoprirlo), non sono certa del fatto che viaggiare su un’astronave smembrata sia sicuro e non so nemmeno se è possibile ottenere acqua dal carburante, perciò il libro è godibile a patto di non mettersi a insultare l’autore per aver inventato un po’.

Il film
Dopo aver concluso la lettura, Luca ed io abbiamo anche visto il film. Sono lieta di constatare che la sceneggiatura è piuttosto fedele al libro, anche se, come sempre succede, alcune scene sono state tagliate per non allungare eccessivamente il film, già abbastanza lunghetto di per sé. La parte un po’ più rimaneggiata è il finale, al quale sono state fatte modifiche a aggiunte che non sconvolgono il succo della questione. Comunque, da buon topo di biblioteca quale sono, devo dirlo: il libro è sempre meglio!

Ecco il video in cui potrete vedere dove mi sono procurata il libro. Per chi fosse interessato ad acquistare il libro, in italiano, potete trovarlo qui: http://amzn.to/1SJrJgv