TRASFERIMENTO IN CORSO #8: La lavastoviglie funziona, ma noi no

Questa settimana abbiamo dormito poco… uhm… abbiamo dormito? Siamo sicuri?
Finalmente, dopo tremila ere geologiche, il nostro bel soprammobile (detto anche “lavastoviglie”) è finalmente diventato operativo, grazie all’idraulico latitante che alla fine si è costituito e si è deciso a installarcela. L’idraulico è venuto a casa nostra alle otto e mezza di mattina (che è praticamente l’alba, per noi), e adesso c’è un bel tubo rossiccio nuovo di zecca appiccicato al muro. La soddisfazione di vedere il lavello sempre vuoto e di non dover più passare un’ora al giorno a strofinare pentole e posate è impagabile. Il grosso problema è che al momento abbiamo solo due bicchieri e poche posate, ma riusciremo a sopravvivere. In compenso, ora è possibile lavarsi le mani in bagno in meno di venti minuti, perché il getto d’acqua è sufficientemente potente.

Abbiamo appena preso una lavagnetta magnetica per attaccarla al frigo. Luca ed io abbiamo poca RAM, così io uso un’agenda in cui appunto qualsiasi cosa, ma a volte le cose ci vengono in mente mentre cuciniamo, così le scriviamo sulla lavagnetta. Il fatto è che, se non ci scordiamo cosa dovevamo scrivere, ci scordiamo di guardare cosa abbiamo scritto. Abbiamo anche i pennarelli colorati per rendere la lavagnetta più simpatica, ma li teniamo in un’altra stanza, così ci scordiamo di usarli. Abbiamo messo due sveglie nuove sul comodino, ma ci scordiamo sempre di inserirci le pile, così stanno lì a prendersi la polvere. Qualcuno ci faccia un upgrade.

Con la lavastoviglie, ci hanno regalato un robot da cucina: apparentemente dovrebbe essere in grado di cucinare qualunque cosa. E’ collegato a un’applicazione contenente un sacco di ricette, ma ci scordiamo di guardarle, e finiamo per cucinare alla vecchia maniera. A me piace stare ai fornelli, purché non mi si metta fretta, vediamo se sarà divertente anche usare questo robottino. Se qualcuno di voi ce l’ha, saremmo curiosi di sapere cosa gli chiedete di fare. A proposito di robot, abbiamo tentato di pulire il pavimento della cucina, provato da sgocciolii e impronte di idraulico, con il nostro robot pulitore, munito di straccio umido e detersivo: il pavimento fa più schifo di prima. Aspetto ancora il giorno in cui inventeranno degli androidi come quelli che si vedono nel film “L’uomo bicentenario”. Chi non l’ha visto, corra immediatamente a rimediare e inventi un robot come quello. Poi mi telefoni, così ci mettiamo d’accordo su cosa farne.