Autore: Kiria EternaLove

Il mio nome è Chiara, ma sono nota nel mondo del Web come Kiria EternaLove. Mi piace leggere, scrivere, disegnare e videogiocare, e a volte la mia anima nerd si macchia di battute di dubbia qualità che a volte prendono la forma di vignette. Influencer di giorno e scrittrice di notte, ho pubblicato "Le avventure di Norvy" nel 2017 e "Le avventure di Norvy e Chiara" nel 2020. Presto pubblicherò anche il mio primo manga e un romanzo fantasy.

Una corsa verso il sole – Racconto breve

“Dovresti salutare anche mamma e papà! Saranno contenti di vederti! Non so dove sono, ma sicuramente arriveranno presto… E poi voglio presentarti la mia sorellina, non l’hai mai vista!”
“Oh,  sì che l’ho vista! Eccome! Fin dal primo momento. Purtroppo lei non mi può vedere, però!”Ma io voglio stare qui con te!” disse il bambino “E poi siamo già a casa!”
La nonna afferrò la piccola mano del nipote tra le dita rugose.
“No, non è vero.” disse con un sorriso.

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La scrittrice – Racconto breve

Una donna sedeva dinnanzi al suo portatile. Una pagina bianca la fissava con fare impertinente.
“Cosa sarebbe, una sfida?” sussurrò.
Una mano si posò sulla sua spalla e la strinse con forza, fino a farle sentire la pressione delle unghie sulla pelle.
“Esatto. È proprio una sfida” disse una voce. “Accettala oppure abbandonami!”
“Abbandonarti? Non credo proprio!” disse la donna, afferrando il polso di quella mano tanto forte.
“Sei determinata. La cosa mi intriga. E dimmi… cosa ti passa per la testa?”

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La differenza tra cadere e volare – Racconto breve

Quando verrai da me, i tuoi occhi saranno neri come la notte. Non porterai con te il ricordo di altri occhi in cui mi son specchiato, perché sei tu l’unica che voglio.
Sei la più corteggiata, la più seducente, la più maledetta delle dame. Sfiori il cuore dei tuoi spasimanti togliendo loro il fiato, ma ti concedi solo ai pochi audaci che sanno come invocarti.

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18 e 20 febbraio | Le avventure di Norvy e Chiara

«NORVY! Smettila con questi racconti menzogneri!» sbottò Dolly. «E vedi di mangiare qualcosa, altrimenti ti ruberò il pranzo!» 
«Io credevo che fossi contenta di sapere che mi sono distinto in battaglia per coraggio e abilità!»
«Certo, ma mi sono scocciata di sentirti ripetere sempre le stesse cose! Mi hai tenuta sveglia tutta la notte per raccontarmi le tue prodezze e mi hai costretta ad ascoltarti per ore! Ora basta!»

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16 e 17 febbraio – Le avventure di Norvy e Chiara

Costruirò una ghigliottina usando i resti del tavolo da pranzo… anzi, no, quello mi serve per mangiare. Vuol dire che userò la scrivania di Chiara; devo solo trovare una sega elettrica per poterne ricavare i pezzi che mi servono. Ora che ci penso, se riesco a trovare una sega elettrica posso risparmiarmi la fatica di costruire una ghigliottina e decapitare la malevola entità direttamente con quella. Dopodiché, conficcherò la sua testa su una picca e la metterò di fronte all’ingresso come avvertimento per qualunque altro turpe essere che osi avvicinarsi alla mia casa.

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14 e 16 febbraio – Le avventure di Norvy e Chiara

Norvy era acquattato in cima all’armadio, con entrambi gli occhi chiusi, ma degli strani mugolii attirarono la sua attenzione. Nel bel mezzo della stanza, Chiara stava ballando in cerchio e canticchiava una melodia irriconoscibile, fermandosi ogni tanto per ridacchiare e borbottare tra sé.
Dolly, distesa vicino al compare, alzò la testa e si mise a fissare la scena.
«Sapevo che prima o poi sarebbe accaduto», sussurrò Norvy, scuotendo la testa. «È impazzita! Guardala, poverina! Guarda che espressione assente e che movimenti scoordinati! Dovremmo chiamarle un medico!»

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Nota di Dolly – Le avventure di Norvy e Chiara

Mi presento: sono Dolly, ho da poco compiuto due anni e sono una gatta bellissima, intelligente e deliziosa. È impossibile fare la mia conoscenza e non amarmi alla follia. Gli umani impazziscono per me e qualunque altro animale non può fare a meno di invidiare il mio setoso manto bianco e marrone e i miei occhi azzurrissimi. Sono una Ragdoll, incantevole membro di una razza felina frutto di una mirata selezione che mi ha reso affascinante, morbida, coccolosa e decisamente adorabile.

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CAPITOLO 2 – La notte | La stanza grigia

Inspirai ed espirai profondamente per calmarmi, con l’intento di rimanere immobile finché non fosse giunto il sonno, ma qualunque posizione scegliessi finivo per trovarla scomoda. Mi girai e mi rigirai non so quante volte, mi alzai per andare in bagno, tornai a rigirarmi nel letto, sempre più sfinito ma incredibilmente sveglio… Eppure alla fine devo essermi addormentato, perché fui svegliato dal rumore della botola che si apriva.

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CAPITOLO 1 – La soffitta | La stanza grigia

Finalmente ero in grado di scorgere qualcosa. La stanza era immersa nella penombra, l’unica cosa che riuscii a vedere fu… il volto di una ragazza che mi sorrideva. Aveva dei lunghi capelli neri e lisci, raccolti in una coda, e sorrideva… ma che sorriso era quello? Quanti denti aveva? L’avevo già vista da qualche parte? Chi era? come mai eravamo insieme in quel posto?
“Chi sei? Dove… dove mi trovo?” biascicai.
“Sei nella mia soffitta, caro!”

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CAPITOLO SEGRETO #1 – Nascita di una regina

Amiro, seduto alla scrivania nella camera attigua al bagno, corse immediatamente in suo aiuto: la prese in braccio, la avvolse in un asciugamano e la pose sul letto.
“Vado a chiamare le ostetriche!”
“Sì! Corri!” rispose Iviole, col fiato spezzato da un’altra contrazione.
Quando Amiro aprì la porta, si trovò di fronte Elmas, in compagnia di due levatrici che immediatamente corsero vicino al letto.
La regina aveva in volto un’espressione lieta e allo stesso tempo preoccupata.
“Sarà una femmina!” disse. “Un regina! Una figlia della Luna!”

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