Cosa vorreste avere? Un Future Diary o un Death Note?

A causa vostra, nell’ultimo anno mi sono vista INTEGRALMENTE sia Death Note che Mirai Nikki. Luca ha apprezzato Death Note grazie al personaggio di L, e ha continuato a vederlo con me fino alla fine; Mirai Nikki lo ha spiato un po’ ogni tanto senza mai volersi infilare davvero nella trama. Onestamente, ho amato molto Death Note, ma non posso dire la stessa cosa di Mirai Nikki, di cui ho apprezzato davvero solo il finale, e mi sono chiesta come sarebbe stato se i protagonisti di Mirai Nikki fossero stati quelli di Death Note. Immaginatevi Light con il diario di Yukiteru e Misa con quello di Yuno…
Tralasciando le mie opinioni, parliamo del grande quesito che mi sono posta: è meglio possedere un Future Diary o un Death Note? Riassumerò il significato dei due oggetti per coloro che non hanno visto almeno uno dei due anime.

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Light Yagami sta cercando di farsi fare un autografo da Justin Bieber per vendicare la scopiazzatura del suo taglio di capelli

DEATH NOTE (quaderno della morte): quaderno dotato del potere di uccidere tutti coloro il cui nome viene scritto al suo interno. In origine, il quaderno è appartenuto a un dio della morte, che rimarrà a fianco del nuovo proprietario finché non morirà o rinuncerà al quaderno. Il proprietario può uccidere tutte le persone di cui conosce il nome e il volto; se non vengono aggiunti dettagli al tipo di morte a cui la vittima andrà incontro, essa morirà di arresto cardiaco entro 40 secondi. Dopo la morte, il proprietario del quaderno non potrà andare né all’inferno né in paradiso.
MIRAI NIKKI (diario del futuro): dispositivo che si presenta in molteplici forme: quaderno, pergamena, registratore audio e più spesso cellulare. E’ in grado di dare al suo proprietario molte informazioni riguardo gli eventi che lo circondano. Gli eventi mostrati sono strettamente connessi al tipo di annotazioni che il proprietario del diario era solito fare su quel dispositivo (ad esempio riguardo se stesso, un’altra persona o l’ambiente circostante). Il futuro mostrato dal diario può essere modificato. Possedere un diario significa essere protagonisti di un hunger game in cui i partecipanti devono uccidersi a vicenda. L’ultimo a restare in vita diventerà il dio dello spazio e del tempo.

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I Mirai Nikki (o diari del futuro) allegramente assorti in un girotondo

Se mi trovassi costretta a scegliere tra i due strumenti, preferirei avere un Death Note perché non mi piace l’idea di trovarmi in un hunger game, ma non vorrei nemmeno avere un dio della morte che mi alita addosso mentre dormo oppure dannarmi l’anima; infatti, credo proprio che lo terrei chiuso in un cassetto senza usarlo (e questo salverebbe la mia anima e le mie mele rosse). Se parliamo semplicemente della funzionalità dei due oggetti, senza le circostanze annesse, preferirei avere un Mirai Nikki, anche perché, visto che ciascun diario viene creato in base all’uso che ne fa il proprietario, il mio servirebbe a prevedere il mio futuro e quello di chi mi sta intorno. Lo ammetto, ho tenuto qualche diario segreto, e in ciascuno parlavo di me e delle persone a me care. Penso sarebbe utile, no?
Comunque, se mai avessi davvero tra le mani un Death Note, potrei anche chiedere al dio della morte di riprenderselo e di non farlo cadere nelle mani sbagliate. Se fossi obbligata a usarlo, invece, farei esattamente quello che ha fatto KIRA (il passaggio da KIRA a KIRIA è breve) ma non uscirei allo scoperto come ha fatto lui, e ucciderei in modo più discreto.
Fatemi sapere nei commenti cosa preferireste avere voi e cosa ne fareste.

A proposito: qui c’è una mia vecchissima speed art dedicata a L.
Qui invece trovate un mio fumetto dedicato a Death Note.