Le avventure di Norvy, il Gatto Immaginario di Luca e Chiara – SHERLOcat HOLMES – 7°pt

Quella che state per leggere è una storia a puntate ricca di follie. Non leggetela se sperate di trovare qualcosa di sensato.
Qui trovate la puntata precedente.

“Amore, sei stato tu a prendere dallo scaffale “Le avventure di Sherlock Holmes”?” domandò Chiara.
“No, non l’avrei fatto neanche sotto tortura.” rispose Luca, esternando il suo amore per la letteratura.
“Allora questo è un grosso problema. Uno di questi giorni devi aiutarmi a mettere in sicurezza questi libri, lontano da zampacce indiscrete.”
Chiara iniziò a ispezionare la libreria e trovò subito alcuni peli di Norvy.
“Che qualcuno si sia dato ai gialli?” pensò.
Il pavimento della cucina era ricoperto di farina, ed erano chiaramente visibili delle impronte feline, che conducevano fin sotto il divano, da dove sporgeva una grossa coda pelosa. Norvy stava crescendo davvero tanto. Il libro scomparso giaceva su un bracciolo.
“Che cosa stiamo facendo, qui sotto?” domandò Chiara.
“Sto indagando su un crimine che è stato commesso stanotte!” rispose Norvy.
“Ah sì? E che crimine è stato commesso?”
“Come faccio a saperlo? Sto ancora indagando! Chi di voi due vuol essere il mio Watson?”
“Mi dispiace, lo farei volentieri, ma non toglierei mai a Luca questo privilegio. Vi saluto. E, se non pulite la cucina, stanotte dormirete tutti e due in terrazzo!”
Chiara schizzò verso la camera da letto e chiuse la porta a chiave. Norvy emerse da sotto il divano, tenendo una lente di ingrandimento tra le zampe. Luca non era riuscito a fuggire in tempo, perciò avrebbe dovuto sacrificarsi per la causa.
“Allora, se tu sei Watson devi accompagnarmi nelle mie indagini.”
“Ehm… Watson non è molto abile, Sherlock Holmes lavora molto meglio da solo.” farfugliò Luca.
“Sì, è vero, ma non posso pretendere che il tuo quoziente intellettivo umano competa con il mio altissimo quoziente intellettivo felino. Quindi avrai l’onore di essere il mio braccio destro.”
“Uau, che bello. Adesso ti lascio investigare, a dopo!” disse Luca cercando di svignarsela.
“Eh, no! Non puoi scappare così! Devi scoprire cosa ha da nascondere Irene Adler!”
“Cosa? Che c’entra Irene Adler?”
“Non lo so! E’ il personaggio su cui indaga Sherlock Holmese nell’unica storia che ho iniziato a leggere!”
“Irene Adler tiene nascosta una fotografia compromettente che non ha intenzione di rendere pubblica! Caso risolto!” sbraitò Chiara aprendo e richiudendo istantaneamente la porta.
“Accidenti, che guastafeste! Allora, su cosa investighiamo adesso?” domandò Norvy.
“Mentre ci pensi, che ne dici se io vado a fare qualcos’altro?”
“Non provarci nemmeno. Mi attaccherò ai tuoi pantaloni e non ti lascerò più andare!”
“Di nuovo? Ieri mi hai quasi distrutto i pantaloni della tuta!”
“La colpa è tua che non mi lasciavi usare il joystick della Play Station!”
“Ma tu non hai nemmeno i pollici!”
“Dettagli, dettagli senza senso! Adesso andiamo in cucina e cerchiamo di capire che tracce ha evidenziato la farina!” sentenziò Norvy.
“Le tue! Che altre tracce vuoi che abbia evidenziato!”
“Le mie? Allora sono io il colpevole! Mi dichiaro innocente! Cosa ho fatto?”
“Niente, non hai fatto niente! Ora aiutami a pulire, altrimenti stanotte in terrazzo ti userò come cuscino!”.

– FINE SETTIMA PUNTATA-

Chiara