CAPITOLO 2 – Figlie della Luna | L’ultima regina

«E così, da quel giorno, accanto alla rosa rossa dei Kindreik venne aggiunta una tigre bianca rampante, simbolo dell’unione con la stirpe della Luna. Dopo tre anni dal loro matrimonio, Menulis e Aurisio diedero alla luce una splendida bambina dotata di tutti i poteri della madre… Esattamente come noi.»

Mia madre chiuse il pesante volume di storia che aveva in mano e lo posò di fianco a sé, sull’erba.

«Invece Krales ha ereditato la Preveggenza dal principe Aurisio?» domandai.

«Sì, piccola mia. Comunque, è giunto il momento che tu sappia una cosa…»

L’espressione di mia madre si fece improvvisamente incerta; iniziò a giocherellare con una delle sue lunghe trecce nere e dopo qualche istante prese a parlare.

«La notte in cui nacque l’unica figlia di Menulis e Aurisio, egli ebbe una visione ispirata dalla Luna stessa, che pertanto poté rivelare: ogni principessa avrebbe messo al mondo almeno una figlia femmina, una per ogni generazione a venire, in modo che i poteri della Luna non svanissero mai dalla stirpe di Menulis. La corona del regno sarebbe spettata di diritto a ogni prima figlia delle future coppie di monarchi, in modo che le arti della guarigione e dell’erboristeria tramandate di madre in figlia fossero sempre di conforto e di aiuto per il popolo.»

«Ma questo lo sapevo già!» interruppi.

«Aspetta, fammi finire. Aurisio ci lasciò anche una profezia, che noi chiamiamo Profezia delle fasi: le principesse nate con la luna crescente sarebbero state combattenti, fonti di forza e d’ispirazione per il loro popolo, come tua nonna Elmas. Le principesse nate con la luna piena sarebbero state madri delle genti, dispensatrici d’amore per la natura e per le creature, come me. Le principesse nate con la luna calante sarebbero state sagge e lungimiranti, in grado di vedere al di là del tempo e dello spazio, come mia nonna Margas. Le principesse nate con la luna nuova sarebbero state le più potenti, le più vicine a Menulis stessa, portatrici di energie fortissime e sconosciute, ma il loro destino sarebbe stato incerto: una meravigliosa grazia o una terribile maledizione sarebbero state per le loro genti… Tu, figliola, nascesti durante la notte più scura del decimo mese lunare, pochi giorni dopo l’equinozio d’autunno.»

Mia madre tacque e sorrise tra sé qualche istante, poi riprese a parlare.

«Quando arrivarono le doglie, io ero immersa nella vasca da bagno. Ricordo che la schiuma iniziò a dissolversi finché quel che rimase non assunse la forma della tigre rampante dei Kindreik. Nascesti due settimane prima di quando avresti dovuto, ma eri bella, bella come nessuna bambina è mai stata, e sana. Krales era invidiosissimo di te e pianse come un disperato per tutta la notte, ma quando ti vide si innamorò alla follia e da allora, come sai, non ha più smesso di prendersi cura di te. Quando giunse l’alba ti presentammo al popolo e tutti ti salutarono con rispetto, amore e… paura.

«In te scorre un grande potere, Estel. Caos e ordine vivono nel tuo cuore in eguale misura: puoi distruggerti e ricrearti dalle tue stesse ceneri. Nessuna regina nacque mai durante la luna nuova, nessuna tranne te e Zirfis, la regina-che-non-fu, sorella della tua bisnonna Margas. Ella permise alla sua luce interiore di trasformarsi in tenebra, mutando il suo dono in disgrazia; questo la privò del diritto di successione, ma lei non volle arrendersi all’affronto subito. Ci fu una battaglia, quando io ero bambina, in cui Zirfis cercò di impedire a mia madre di salire al trono. Mia madre vinse, naturalmente, ma il ricordo di Zirfis vive ancora in questa terra e nelle terre della Niridia, dell’Aratolia e dell’Irosel, che adesso guardano te con reverenziale timore. Questo regno porta ancora i segni dell’ultima principessa nata con la luna nera e da quando sei venuta al mondo ciascuno sta trattenendo il fiato, in attesa di sapere cosa sceglierai di essere.»

«Ma io sono buona!» esclamai. «Non farò mai del male a nessuno!»

«E di questo sono certa, piccola mia» sorrise mia madre.

«Mi racconti la storia di questa regina-che-non-fu?»

«Certo! Ascolta e impara dagli errori di chi è venuto prima di te, così saprai sempre da cosa dovrai guardarti.»

Il libro “L’ultima regina”, editore “Il Ciliegio”, è disponibile nelle librerie online, su Amazon e nelle librerie fisiche (a volte però va ordinato).