Le avventure di Norvy, il Gatto Immaginario di Luca e Chiara – LA FOTO– 15°pt

Quella che state per leggere è una storia a puntate ricca di follie. Non leggetela se sperate di trovare qualcosa di sensato.
Qui trovate la puntata precedente.

“Norvy, ti spiacerebbe venire qui un momento?” disse Luca, tenendo qualcosa nascosto dietro la schiena.
Norvy, con la bocca piena di suoi peli, rispose: “Szì? Tze tzh’è?”
“Ci è arrivata una mail del tuo allevatore, ti ricordi di lui?”
“Ah szì? E che vuole?”
“Ci ha chiesto come stai e vorrebbe una tua foto.”
“Che si impicchi!”
“Dai, che ti costa! Stai un attimo fermo così ti faccio una bella fotografia.” Disse Luca tirando fuori la macchina fotografica.
“Neanche per sogno!”
“Ci ha detto di dirti che i tuoi genitori stanno bene e che i tuoi fratelli sono tutti felici nelle loro nuove famiglie.”
“Bene, mi fa piacere per loro. Ma niente foto!”
“E dai! Che vuoi che sia?”
“Ho detto di no! Quel tizio mi ha sempre odiato: non mi permetteva di dormire in camera sua, mi obbligava a utilizzare la lettiera puzzolente che usavano anche i miei fratelli e mi dava da mangiare dei croccantini schifosi! Non lo sopporto!”
“Ma non ti costa niente!”
“Ho detto no!” disse Norvy deciso.
“Stasera pensavo di cucinare dei filetti di sogliola… vuol dire che li mangerò tutti da solo…”
“Sogliola? Potevi dirlo subito?!”
Norvy balzò su una sedia per mettersi in posa, mentre Luca accese la fotocamera.
“Potresti non mostrare i denti, per favore?” chiese Luca, osservando l’inquietante sorriso dentato di Norvy.
“Ora rimetti gli artigli a posto, grazie… No, non devi soffiare all’obiettivo!”
“Non è colpa mia!” disse Norvy, stizzito “Ogni volta che ripenso a quell’allevatore mi viene da soffiare!”
“Ora non farlo! Dai, guarda qui… anzi, guarda da un’altra parte… non fare la linguaccia! Non fare gestacci con le zampe… no, no, così lo spaventi! Oh, basta, ci rinuncio! Ho fatto qualche foto, me le farò andare bene!”

“Amore, hai spedito all’allevatore le foto di Norvy?” chiese Chiara più tardi.
“Sì. In una sembra uno zombie, in una lo Stregatto e nell’altra un demone evocato durante un rituale di magia nera. Ah, gli ho mandato anche quella in cui sembra un vampiro. L’allevatore ha detto che di solito gli dispiace vendere i suoi gattini ma che Norvy è stato un’eccezione. Mannaggia a lui!”
“Ma dai, tutto sommato Norvy non è male. È pestifero, è vero, ma è molto meglio di qualunque gatto normale. Voglio dire, con lui puoi addirittura fare una conversazione intelligente!”
“TI HO SENTITO! TI HO SENTITO! Allora mi vuoi bene! Allora mi vuoi bene!” disse Norvy, sbucando dal mobile dietro cui si era nascosto per spiare gli umani.
Chiara prese in braccio Norvy e lo accarezzò sulla schiena: “Certo che ti vogliamo bene, anche se dovresti comportarti un po’ meglio con noi!”
“Ma è il mio modo per dimostrare il mio affetto! I miei dispetti sono un modo per dirvi che vi penso!”
“E allora pensaci un po’ meno!” rispose Luca, ridendo.

– FINE QUINDICESIMA PUNTATA-

Chiara