Le Rose di Versailles: gli albori del fumetto yuri

Per il mio compleanno ho ricevuto in (graditissimo) dono il cofanetto in 5 volumi di Le rose di Versailles, da cui è stato tratto il celeberrimo anime Una spada per Lady Oscar, uno degli anime che ho seguito di più durante l’infanzia e l’adolescenza. Lo ammetto, con Lady Oscar ho anche un legame affettivo su più livelli, ma questa è un’altra storia.

Il manga è stato disegnato e sceneggiato da Riyoko Ikeda tra il 1972 e il 1973; come l’anime, anche il manga segue le vicende di Oscar François de Jarjayes, di Maria Antonietta, di Rosalie e di altri personaggi più o meno inventati vissuti negli anni precedenti alla Rivoluzione Francese. Notate bene: la sceneggiatrice vive nel Giappone degli anni 70, un mondo tutt’altro che amichevole nei confronti delle donne (come vi ho spiegato nella recensione del romanzo Le quattro casalinghe di Tokio); eppure, in un’epoca in cui l’inclusività non esisteva nemmeno come concetto, Ikeda ha scelto di inserire nella sua opera un personaggio ambiguo ed estremamente affascinate.

lady oscar e le dame di versailles
Le dame di Versailles sanno bene che Oscar è una donna, eppure la cosa non le disturba affatto.

Oscar è nata donna, sa di essere donna, ma ha accettato il suo strano destino. Il padre, vedendosi davanti agli occhi l’ennesima figlia femmina, ha arbitrariamente deciso di darle un nome maschile e di crescerla come un soldato. Oscar indossa abiti maschili, si muove e si comporta come un uomo, eppure esercita un fascino androgino che le giovani donne di Versailles non possono fare a meno di subire. Persino la quattordicenne Maria Antonietta, appena arrivata in Francia per sposare il Delfino, resta colpita dalla bellezza di “quel giovane”. Anche quando viene a sapere che in realtà Oscar è una donna, Maria Antonietta è sempre ben lieta di avvicinarla e conversare con lei, la quale ha il dovere di proteggerla in ogni istante.

lady oscar e maria antonietta
Notare lo sguardo luminoso di Maria Antonietta mentre osserva Oscar in alta uniforme.

Per quanto Lady Oscar e Maria Antonietta finiranno per innamorarsi solo di personaggi maschili, è evidente una sotto trama giocata sul filo del dubbio e dell’ambiguità. Ovviamente Le rose di Versailles non è un fumetto yuri secondo la concezione dell’epoca, ma sicuramente ha gettato delle fondamenta che si sono rivelate particolarmente solide.

In generale, comunque, l’autrice ci tiene a chiarire una volta per tutte che Oscar non prova sentimenti romantici per le donne: quando Rosalie le offre di passare una notte insieme credendola un uomo, Oscar le risponde che essendo una donna non accetterebbe nemmeno se non dovesse pagare.

Storicamente parlando, Maria Antonietta non era un personaggio particolarmente amato dai francesi; era austriaca, spendeva molti soldi mentre Parigi moriva di fame, e soprattutto non era adatta al suo ruolo di regina. Non era insolito che venisse insultata con epiteti di vario tipo e alcuni sostenevano che intrattenesse una o più relazioni lesbiche con le sue amiche intime (come la duchessa di Polignac, anch’essa presente nel manga). Purtroppo all’epoca dare a qualcuno della lesbica veniva considerato un insulto, ma non si sa quanto ci fosse di vero su questa affermazione.

Sia la Maria Antonietta di Ikeda, sia quella reale, furono amanti del conte Hans Axel von Fersenen, un diplomatico e militare svedese suo coetaneo, e ovviamente non è mai esistita nessuna Oscar François de Jarjayes, ma… è comunque interessante immaginarlo. Vi terrò aggiornati! Voi avete letto Le Rose di Versailles? O vi siete fermati all’anime? Fatemi sapere!

PS: Lo ammetto, al momento la mia coppia preferita è quella formata da Oscar e André… è adorabile come i sentimenti di André stiano crescendo piano piano, al punto che nemmeno che lui stesso se ne stia accorgendo…