LIBRI: “Piccole donne crescono” – Louisa May Alcot

E qui lasciatemi dire che se qualcuno dei lettori più in là con gli anni trova che gli avvenimenti che mi accingo a narrare siano un po’ troppo sdolcinati (sono sicura che i giovani non faranno certo obiezioni del genere) non potrò che rispondere citando una frase della signora March: “Che cos’altro ci si deve aspettare quando in casa ci sono quattro ragazze piene di vita e, proprio di fronte, un vicino tanto giovane e affascinante?

Ho già avuto modo di leggere Piccole donne qualche tempo fa, rimanendo piacevolmente colpita dal suo tono moderno nonostante i quasi due secoli che ci separano dalla sua pubblicazione. Per il mio compleanno, però, ho ricevuto in dono (graditissimo) una raccolta che contiene Piccole donne, Piccole donne crescono, Piccoli uomini e I figli di Jo, perciò era arrivato il momento che mi rimettessi in pari.

Piccole donne crescono (titolo originale “Good wives”) riprende le vicende delle quattro sorelle March, ovvero Meg, Jo, Beth e Amy; sono passati tre anni dalle vicende narrate nel primo libro, ma le quattro sorelle hanno ancora diverse esperienze da vivere, sia nel bene sia nel male.

Vi consiglio di leggerlo? Sì, soprattutto se avete già apprezzato il libro precedente. Forse lo troverete meno divertente e meno ironico, ma c’è da tenere presente che con le protagoniste sono cambiati anche gli argomenti di base e qualche differenza era inevitabile.

La raccolta completa con tutti e quattro i libri della saga: la trovate qui: https://amzn.to/2NLhkLH

Eppure, nonostante questo, non mi vergogno a dire di essermi ritrovata con gli occhi lucidi in almeno tre occasioni… a voi scoprire quali sulla vostra pelle.

Devo dire che non è così facile per me commuovervi durante la lettura di un libro, ma questo c’è riuscito. Piccola nota: Piccole donne crescono è perfetto da leggere prima di dormire (a differenza dei racconti di Lovecraft, ma di questo parleremo un’altra volta)…

Buona lettura!

Perché leggerlo
  • Lo stile è scorrevole e lineare, appassiona con la sua leggerezza.
  • La storia delle sorelle intrattiene anche dopo il primo volume e finalmente molte questioni rimaste in sospeso troveranno la loro degna conclusione.
Perché NON leggerlo
  • Il moralismo del primo libro è ancora più forte, a tratti quasi fastidioso per il gusto moderno; alcuni personaggi sono eccessivamente mortificati da insegnamenti morali che ormai risultano un po’ obsoleti.
  • Alcune pagine sono parecchio tristi.

Aggiornamento del 20/08/2021: sono appena giunta al termine del mio bel librone rosa con tutti e quattro i volumi, e adesso che ho terminato l’ultimo capitolo della saga posso dire che ho fatto bene a voler proseguire nella lettura.

Confermo tutto quanto detto finora (sullo stile scorrevole e sul moralismo), ma aggiungo anche che Piccoli uomini è forse più adatto a un pubblico giovane, rispetto a Piccole donne; comunque, è stato piacevole avere dei nuovi personaggi a cui affezionarsi.

Mi imbarcherò presto in una nuova saga? Staremo a vedere…