Tag: amore

Una corsa verso il sole – Racconto breve

“Dovresti salutare anche mamma e papà! Saranno contenti di vederti! Non so dove sono, ma sicuramente arriveranno presto… E poi voglio presentarti la mia sorellina, non l’hai mai vista!”
“Oh,  sì che l’ho vista! Eccome! Fin dal primo momento. Purtroppo lei non mi può vedere, però!”Ma io voglio stare qui con te!” disse il bambino “E poi siamo già a casa!”
La nonna afferrò la piccola mano del nipote tra le dita rugose.
“No, non è vero.” disse con un sorriso.

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14 e 16 febbraio – Le avventure di Norvy e Chiara

Norvy era acquattato in cima all’armadio, con entrambi gli occhi chiusi, ma degli strani mugolii attirarono la sua attenzione. Nel bel mezzo della stanza, Chiara stava ballando in cerchio e canticchiava una melodia irriconoscibile, fermandosi ogni tanto per ridacchiare e borbottare tra sé.
Dolly, distesa vicino al compare, alzò la testa e si mise a fissare la scena.
«Sapevo che prima o poi sarebbe accaduto», sussurrò Norvy, scuotendo la testa. «È impazzita! Guardala, poverina! Guarda che espressione assente e che movimenti scoordinati! Dovremmo chiamarle un medico!»

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CAPITOLO 2 – La notte | La stanza grigia

Inspirai ed espirai profondamente per calmarmi, con l’intento di rimanere immobile finché non fosse giunto il sonno, ma qualunque posizione scegliessi finivo per trovarla scomoda. Mi girai e mi rigirai non so quante volte, mi alzai per andare in bagno, tornai a rigirarmi nel letto, sempre più sfinito ma incredibilmente sveglio… Eppure alla fine devo essermi addormentato, perché fui svegliato dal rumore della botola che si apriva.

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CAPITOLO 1 – La soffitta | La stanza grigia

Finalmente ero in grado di scorgere qualcosa. La stanza era immersa nella penombra, l’unica cosa che riuscii a vedere fu… il volto di una ragazza che mi sorrideva. Aveva dei lunghi capelli neri e lisci, raccolti in una coda, e sorrideva… ma che sorriso era quello? Quanti denti aveva? L’avevo già vista da qualche parte? Chi era? come mai eravamo insieme in quel posto?
“Chi sei? Dove… dove mi trovo?” biascicai.
“Sei nella mia soffitta, caro!”

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Il compagno di banco

Quando i miei compagni ed io arrivammo in classe, l’aula era ancora mezza vuota.
«Sediamoci in fondo!» disse uno di loro. «Quel professore non fa che sputare mentre parla, non voglio stare in prima fila!»
Mi ritrovai seduto accanto a un ragazzo che conoscevo di vista, un certo Roberto. Era un tipo sobrio, alto, con gli occhiali, il classico nerd che mi sarei aspettato di trovare in una facoltà di informatica… esattamente come me. Nonostante fossimo a dicembre inoltrato, indossava solo una leggerissima felpa verde con le maniche arrotolate fino al gomito.
«Ciao», mi disse con un cenno, quando notò la mia presenza.

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SERIE TV – Inuyasha: alla riscoperta dei cartoni “vecchi”

Giappone, epoca Sengoku (1467-1603). Un mezzo demone di nome Inuyasha ha appena rubato la Sfera dei Quattro Spiriti, un artefatto che gli permetterà di diventare un demone completo. La sacerdotessa Kikyo, prima di esalare l’ultimo respiro, riesce a scagliare una freccia sacra che colpisce in pieno Inuyasha, sigillandolo in un sonno perenne dal quale non potrà più risvegliarsi.

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